Feeling ‘strange’ refers to a deep inner condition,
whereas feeling ‘foreign’ refers not so much to a geographical origin but rather to a human and social condition.
The show, inspired by a true story, tells of three young
kids who, in different ways, feel foreign: Alessio feels a stranger to his own
family, his sister Ludovica feels foreign to herself, having not yet
emotional independence and trying to please them with lies.
Finally, the Kurdish boy, the real foreigner called “the raw one” by everyone,
who lives the conflicting condition of having Kurdistan and the precepts of Islam. With this show we want to make an “X-ray” of young people and their difficulties of growing up
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Type of show Textual theater
Format Creative Team Text and direction: Renata Coluccini Inclusivity
with: Gabriele Bajo - Marta Mungo - Andrea Panigatti
original music and sound design: Gianluca Agostini
scenography: Anna Cingi
light design: Marco Zennaro
production manager: Franco Spadavecchia
Nato nel 1975, il Teatro del Buratto ha da sempre orientato la produzione con un'attenzione particolare al momento musicale, all'aspetto pittorico, grafico e di immagine, nella direzione di un “teatro totale", dove alle
consuete tecniche d'attore, che fanno uso di linguaggi verbali e gestuali, si accompagna una ricerca nel teatro
d'animazione (pupazzi, oggetti, forme) secondo le tecniche più diverse: teatro su nero, pupazzo indossato,
ecc. Gli spettacoli sono rappresentati a Milano, in tournée su tutto il territorio nazionale e all'estero. Fra le
produzioni storiche più significative ricordiamo: "L'Histoire du Soldat", musiche di I. Stravinskij, per il Teatro
alla Scala; "Il Viaggio di Astolfo", liberamente tratto dall'Orlando Furioso, vincitore nel 1983 del Premio E.T.I.
Stregagatto come migliore spettacolo; "Hello George" di Vincenzo Cerami su musiche di George
Gershwin; "Cappuccetto Bianco" da Bruno Munari; "Nel Tempo che non è più e che non è ancora" di M.
Cucchi; "Sotto la Tavola" con le musiche di T. Leddi, vincitore del Biglietto d'Oro Agis e del Premio E.T.I
Stegagatto '91; "Babar, il piccolo elefante", musica di F. Poulenc, scene e pupazzi di F. Tullio Altan, in
coproduzione con il Teatro alla Scala; "Paneblu" con le musiche di Carlo Cialdo Capelli; “Fly Butterfly” regia
di Stefano Monti, vincitore del Biglietto d’Oro Agis 1995; “Sheherazade” musica di R. Korsakov; “Ritagli dalle
Fiabe di Andersen – Quello che il vento raccontò” regia di Jolanda Cappi e Gianfranco Bella, “La bilancia
dei Balek” regia di Bruno Stori, vincitore del Premio ETI Stregagatto 2004 per la drammaturgia; “Il Violino il
Soldato e il Diavolo” regia di Stefano Monti; “Fanciulli di Ferro” di Geppina Sica e regia di Elisa
Roson; “Senza Misura” di Renata Coluccini e Simona Gonella, “Nel Paese di C’è quel che c’è” di Geppina
Sica e regia di Elisa Roson, “Vita Virginia” presentato nel 2007 a cui segue “Le serve di Viriginia” di
Jolanda Cappi, Renata Coluccini e la regia di Gabriele Calindri, e poi “Deserto Nero”, un progetto di Renata
Coluccini e Jolanda Cappi che ci riporta alle vicende dell’eccidio del popolo armeno, regia di Renato Sarti,
presentati al Teatro Verdi.
E ancora, le produzioni di teatro su nero più recenti: “Giocagiocattolo” di Beatrice Masini, in tournèe in
Russia nell’autunno 2008 e nell’estate 2010 in Siberia; nuovamente a Mosca nel 2011 con “Nei cieli di Mirò”
- tratto da Il giro del cielo di D. Pennac e J. Mirò per la regia di Jolanda Cappi e Giusi Colucci, nel 2014 debutta
“Il mio amico mostro” di Aurelia Pini e nel 2017 l’ultima produzione “Becco di Rame”. Gli spettacoli di teatro
su nero, terreno storico di ricerca artistica della compagnia, privi di testo e ricchi di quadri scenici, consentono
allo spettatore una lettura attraverso immagini, forme, oggetti, suoni e per queste caratteristiche trovano nel
mercato estero un largo interesse. Tra le tournée all’estero ricordiamo i numerosi festival internazionali: Parigi,
Neerpelt, Bruxelles, Francoforte, Colonia, Bilbao, Madrid, Cordoba, Festival Internacional Cervantino, Messico
- Festival Internacional de Teatro de Cordoba e ‘Italiana 92’ (Argentina), Portogallo, Belgio, Francia, Austria,
Grecia, Repubblica Ceca.
A seguire il repertorio di teatro d’attore o di oggetti: “La lavagna fantastica”, “E’ pronto! A tavola.”, “Il mio
papà è Ulisse”, di Renata Coluccini; del 2009/10 sono le produzioni per l’infanzia “Seme di mela” di Aurelia
Pini e “Cipì e Bandiera, sotto il cielo che si muove” di Franco Spadavecchia e Mario Lodi. Nel 2011
con “Binge Drinking. Mondo Liquido” di Renata Coluccini e Mario Bianchi, si avvia un progetto produttivo
dedicato a temi vicini all’adolescenza, proseguito con il debutto nel 2013 di “Nella Rete”, dedicato al
cyberbullismo, e nel 2015 di “Io me la gioco” dedicato al gioco d’azzardo online e non. Conclusa la prima
trilogia dedicata alle dipendenze nel 2017 il nuovo debutto del progetto giovani con “Straniero due volte”,
testo e regia sempre di Renata Coluccini, che apre una riflessione sui “nuovi italiani” e sugli adolescenti di
econda generazione. E ancora gli spettacoli per il pubblico adulto come “Le camicie di Garibaldi” di Renata
Coluccini, l’omaggio ai 150 anni dell’Unità d’Italia; “Clitemnestra. L’altra donna” di Renata Coluccini e Marco
Di Stefano. Della stagione 2012/13 sono le produzioni per bambini “Piccolo. L’ultimo albero” di Aurelia
Pini; “Pescatori di Stelle” di Renata Coluccini e “L’arca parte alle otto” di Ulrich Hub, regia di Renata
Coluccini. Il progetto produttivo per l’infanzia “Lungo il sentiero delle storie” curato e portato in scena da
Aurelia Pini, apre in modo organico nuovi orizzonti alla circuitazione degli spettacoli per l’infanzia anche in
luoghi non teatrali.
Il bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi, con la produzione “Notturno Verdi”, offre lo spunto per
celebrare anche i primi cento anni della sala Teatro Verdi – sede di rappresentazione storica della compagnia.
Le novità per l’infanzia sono , oltre al già citato “Il mio amico mostro”, “Babebìbo … Blu! Suoni e colori
delle parole” e “Raperonzolo. Il canto del crescere” di Renata Coluccini e la nuova attesa produzione di
teatro d’animazione e teatro su nero “E scrisse O... come Orlando” per la regia di Jolanda Cappi.
Qualificato fino a qui come Teatro Stabile di Innovazione, il Teatro del Buratto è riconosciuto e sostenuto dal
Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dalla Regione Lombardia, dalla Provincia e dal Comune di Milano, in
un rapporto istituzionale di reciproca collaborazione.
All'attività di produzione si affianca un'intensa attività di ospitalità che si svolge per il settore Ragazzi su più
sale: a Milano fino alla stagione 2016/2017 al Teatro del Buratto al Pime, dalla stagione 2017/2018 nella
nuova casa del Teatro del Buratto a Milano, il Teatro Bruno Munari, struttura del Comune di Milano la cui
gestione è stata affidata al Buratto attraverso un bando di evidenza pubblica. Il Teatro del Buratto continua a
gestire anche il Teatro Verdi dove propone una stagione per il pubblico di giovani e adulti. Il Teatro Verdi è
tra le sale teatrali che operano in convenzione con il Comune di Milano. Organizza corsi di scrittura creativa,
laboratori nelle scuole e gestisce corsi e attività di formazione. Dalla stagione 2009/2010 gestisce e coordina
le attività di Bì – la Fabbrica del Gioco e delle Arti, a Cormano MI, sperimentando, all’interno di un grande
spazio multifunzionale, un progetto di stabilità per le attività culturali e artistiche dedicate esclusivamente ai
bambini, all’infanzia, alle famiglie e ai giovani. Dalla stagione 2007/2008 organizza e promuove IF Festival
Internazionale di Teatro di Immagine e Figura in un’articolata definizione che comprende le forme artistiche
tanto della tradizione quanto dell’innovazione e della contemporaneità, dando vita a una proposta
programmatica che ha riscosso, fin dalla prima edizione, un significativo e positivo riscontro della critica
specializzata e un grande successo di pubblico. Nel 2010 IF Festival ha ricevuto il Premio Hystrio Provincia di
Milano e nel 2015 è stato insignito dell’onorificenza dell’Ambrogino d’Oro da parte del Comune di Milano. Il
Teatro del Buratto ha rapporti con altri Enti sul territorio per l'ideazione di manifestazioni e progetti integrati di
produzione e ospitalità. Al suo interno ha una struttura, Teatro Impresa, specializzata in conventions, eventi
speciali, animazioni congressuali e post, percorsi espositivi, filmati industriali, televisione e pubblicità.
Nel marzo 2017 il Teatro del Buratto ha vinto il bando di evidenza pubblica del Comune di Milano per la
gestione pluriennale del Teatro Bruno Munari in via Giovanni Bovio 5 a Milano, una struttura di 2000 mtq
progettata dall’architetto Italo Rota, che sarà il primo centro lombardo di produzione e promozione teatrale per
l’infanzia e i giovani. Il teatro è stato inaugurato il 21 ottobre 2017 e il Teatro del Buratto è titolare della gestione
della struttura per 12 anni.
Fran D'Agostino - 329 29.85.890
https://www.teatrodelburatto.com/
franz.dagostino@teatrodelburatto.it
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